Lettera di Agosto del Governatore

Agosto mese dell’Effettivo e dell’Espansione
Il Rotary dedica il mese di Agosto allo sviluppo dell’Effettivo e dell’Espansione, forse perché è un tema “ caldo”, tuttavia questo abbinamento non è casuale: l’estate facilita gli incontri e maggiori sono le possibilità di parlare di Rotary ai potenziali nuovi soci.
Se dovessimo individuare cosa è più importante nel Rotary, come in qualunque organizzazione, ritengo che la risposta corretta possa essere: l’effettivo, cioè il capitale umano, l’insieme di conoscenze, competenze, abilità, emozioni acquisite durante la vita e messe a disposizione da ogni socio per il raggiungimento degli obiettivi del Club.
Sviluppo dell’effettivo non è solo la cooptazione di nuovi soci, qualificati sia per la professione che per le caratteristiche umane, ma anche la conservazione dell’attuale compagine sociale. I primi portano al Club nuove idee e nuove energie, mentre i soci di lunga data sono fondamentali per l’esperienza e per continuare l’operato del Club.
L’espansione è fondamentale e di vitale importanza per ogni associazione: senza crescita, senza costante alimentazione, ogni organizzazione è condannata ad estinguersi. Il Rotary è come una grande famiglia, entrare a farne parte è un modo di condividere la comune volontà di migliorare l’amicizia, concretizzare i propri ideali di servizio e contribuire, in modo determinante, a realizzare le grandi sfide lanciate dal Rotary stesso.
E’essenziale che ogni rotariano operi costantemente per arricchire la compagine, in modo tale da potenziare il servizio nel territorio ove opera. Lo sviluppo dell’effettivo deve rappresentare pertanto l’impegno più importante di ognuno di noi.
Senza un gruppo ampio, affiatato, convinto e determinato di rotariani ogni traguardo diventa difficile da raggiungere. Il Rotary è innanzitutto amicizia, apertura al dialogo e al confronto, espressione di una capacità di leadership, rispetto di alti valori etici e disponibilità a servire al di sopra di ogni interesse personale. Nel Rotary devono quindi convivere tanti aspetti, anche diversi, del nostro essere uomini o donne, la bellezza del Rotary è che questa miscela riesce a comporsi e a migliorare noi stessi.

Ricordo che quando venni invitato a far parte del Rotary ne fui molto onorato, sentivo di entrare in un consesso di amici che coniugavano la capacità di leadership con la disponibilità a servire chi ne ha bisogno. Sono trascorsi molti anni ma vorrei che questa bellissima sensazione la provassero tutti i nuovi soci che entreranno nei nostri Club in questa annata rotariana. Vorrei che sentissero l’orgoglio di veder riconosciuto quanto hanno seminato nella loro vita, vorrei che avvertissero l’onore di far parte di un grande sodalizio presente in tutto il mondo che annovera innumerevoli personalità di ogni Paese e di ogni Continente.
Qualcuno dice che è sempre più difficile trovare buoni rotariani sia perché il mondo cambia sia perché la crisi economica incalza. Certo, oggi viviamo una realtà sociale difficile e complessa, ma, care amiche e cari amici, questa è una realtà in cui il Rotary può avere una funzione importante a livello locale, nazionale ed internazionale. Siamo un sodalizio forte, diffuso, convinto dei propri principi e possiamo diventare un vero e proprio riferimento imprescindibile.
Oggi come ieri il Rotary è sempre il Rotary. Come ogni organismo ha bisogno naturalmente di nuova linfa e quindi di nuove immissioni così come al tempo stesso ha bisogno di tenere unito e saldo il gruppo dei propri associati.
I potenziali soci siano quindi persone che abbiano insiti i valori rotariani, che costituiscano un esempio nella loro professione, che posseggano doti di leadership, che sappiano mettere il loro bagaglio culturale e professionale a disposizione degli altri. Dobbiamo guardare ai giovani, perché la nostra visione di rotariani è rivolta al futuro, dobbiamo guardare alle donne, che hanno guadagnato un ruolo determinante nella nostra società.
Questo è quello che viene richiesto oggi al Rotary: aprire sempre di più alle nuove generazioni, aumentare la presenza delle donne, superando le residue resistenze, accogliere nuove professioni, traghettare le nuove formule associative (e-Club e Club satellite) dalla fase sperimentale a quella della normalità e altro ancora.
A San Diego gli istruttori, rifacendosi a Darwin, hanno ripetuto più volte che sopravvive non il più forte o il più intelligente ma solo quello <a href="https://www.aaaorologi.com/">repliche orologi</a> che è in grado di adattarsi velocemente ai cambiamenti. Ciò non significa rinnegare il passato (o tantomeno il presente): dobbiamo il prestigio del nostro movimento a chi, insieme a noi e soprattutto prima di noi, ha realizzato innumerevoli opere nel sociale, nella cultura, nella ricerca, e in tanti altri campi. Significa evolvere per non restare indietro, ed il Rotary, se vuole mantenere la sua attrattiva, deve cambiare! Su tutto il resto si può discutere, su questo principio credo proprio di no.
Paul Harris ha affermato che, per realizzarsi, Il Rotary deve stare al passo con i tempi, quindi essere evolutivo ed occasionalmente persino rivoluzionario! E lo diceva un secolo fa.
Si entra nel Rotary con la testa ma ci si rimane con il cuore, ed allora dobbiamo essere capaci di creare emozioni e senso di appartenenza per mantenere ed accrescere l’effettivo. Non sei bravo per essere stato scelto ma sei stato scelto perché sei bravo.
Il Rotary ha dato a ciascuno di noi il potere di arricchire la vita degli altri, tutti noi infatti siamo uomini normali che il Rotary fa diventare eccezionali: se non siamo in grado di trasmettere questo concetto ai nostri soci, attuali e potenziali, siamo destinati ad una lenta ed inesorabile scomparsa
Un abbraccio
Gabrio


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